Eccomi qui a scrivere il primo post per la sezione a cui tengo di più, quella riguardante la bioarchitettura. Vi starete chiedendo perchè, ebbene io studio, e da ora lavoro, in questo ambito. La bio-cosmesi è una passione, che mi piacerebbe molto approfondire e far crescere, perchè contribuisce alla salvaguardia del nostro pianeta e della nostra vita,  ma ritengo che la sfida più grande per un mondo veramente sostenibile sia quella a grande scala, nell'architettura per l'appunto. Non si parla di semplici recensioni di prodotti ad uso personale, ma di oggetti, spazi, ambienti, edifici per tutti, che sono e che saranno anche fra 100 anni, e che quindi necessitano di tempo per un'analisi, una progettazione e un'esecuzione valide e accurate. 

Scrivere post per questa sezione sarà molto più impegnativo, lo ammetto, ma sono sicura che l'esperienza, i viaggi e gli errori che commetterò mi permetteranno di maturare una buona preparazione in materia. Eh sì perchè io sono fresca fresca di Università, ma quello che mi manca è la gavetta, il saper fare.

Ed è per questo che settimana scorsa ho deciso di partecipare alla mia prima conferenza formativa per professionisti, nel campo dell'architettura e dell'ingegneria. L'incontro si è tenuto giovedì 10 novembre 2016 presso la sede della Confindustria di Bergamo, ed è stata organizzata da una rivista di settore, The Plan, che vanta una redazione formata da professionisti del campo e tratta diversi argomenti nell'ambito, per l'appunto, dell'architettura.

"THE PLAN non è solo una rivista tavolino, ma anche uno strumento di lavoro utile. La nostra strategia editoriale fin dall'inizio è stato quello di presentare i progetti di architettura come informazione e di apprendimento strumenti, altamente redditizio per i professionisti che li leggono. I testi sono in inglese e italiano, mentre i dettagli costruttivi sono in inglese, italiano, tedesco e spagnolo. Tutte le fotografie, i disegni e dettagli grafici seguono lo stesso formato, garantendo facilità di lettura e di riferimento.

L'approccio editoriale del piano è quello di fornire una comprensione approfondita delle architetture recensiti. la qualità dei contenuti è un importante prerequisito. Ogni progetto viene preparato con la massima attenzione, dai dettagli costruttivi fino a immagini e grafica. Particolare attenzione viene data al rapporto tra progettazione e realizzazione, in particolare per il modo in cui architetti, progettisti e imprese di costruzione hanno lavorato insieme. Ogni numero del il piano contiene architettura, editoriali, progetti, tecnologie e spazio significativo è dedicato a elementi architettonici e dei materiali prodotti dall'industria."

Così, ignara totalmente di quello che poteva essere il mondo lavorativo, sono partita alla volta della città del Colleoni e mi sono presentata, per la prima volta, in veste di professionista -adoro *_*- La sala conferenze era piena di architetti -tutti molto cool e dandy, sapete com'è l'archistar medio- e di rappresentanti di aziende italiane operanti nel mondo dell'edilizia. 

Dopo un caffè gentilmente offerto, ho cominciato a sbirciare i vari stand, per capire un pochettino chi, cosa, come avrei affrontato negli anni avvenire. Ed è stato super interessante, in particolare vi erano le aziende di:

*LignoAlp - azienda operante nel settore del legname ed in particolare di strutture in legno

*Listone Giordano - famosissima, azienda leader in Italia, ma ho scoperto anche all'estero, nella produzione di pavimentazioni in parquet, che mi ha trasmesso un amore verso la propria arte molto forte e che possiede una tradizione artigiana familiare degna di un'eccellenza italiana

*Scrigno - azienda produttrice di porte e finestre scorrevoli

*TRESPA - azienda produttrice di rivestimenti di facciata, per ogni genere di edificio, in plastica e legno

*Terreal San Marco - multinazionale produttrice di elementi in cotto per strutture e coperture, molto all'avanguardia, ma soprattutto molto intraprendenti e aperti a nuove idee

Oltre a tutte queste maestranze, che ci hanno omaggiato di materiale molto utile e interessante, sono stati chiamati dei professionisti per tenere 4 ore di formazione, e l'argomento cardine della conferenza era: Fare sistema in architettura: creatività, tecnologia e innovazione per un approccio sostenibile al progetto. Un argomento che, come potrete immaginare, mi sta molto a cuore e che a parer mio dovrebbe essere alla base di ogni progetto di oggi, architettonico e non.


Ora, starete temendo voi, non mi dilungherò a raccontarvi tuuuuuuutta la conferenza, non ne sarei manco capace, ma ci tenevo a precisare, e ve lo spiegherò meglio nel prossimo post, che questo incontro è stato per me molto istruttivo, mi ha ricordato perchè ho scelto questa facoltà anni fa e perchè ho raccolto questa sfida. Approcciarsi con dei professionisti, inoltre, è stato molto di stimolo, ho potuto cogliere un'anteprima di ciò che comporterà il mio futuro.

credits: http://www.theplan.it/conferenze-formative/2016/bergamo

Ho diviso questo post in due altrimenti finivo per riscrivere l'intera Odissea, così, dopo questo inquadramento sulla sezione BIOARCH e sulla mia prima esperienza in veste professionista, vi parlerò a breve di uno o due spunti di riflessione che mi hanno particolarmente colpito ieri e che, partendo da un'argomentazione in campo architettonico, possono essere facilmente estendibili a tutto ciò che ogni giorno ognuno di noi pensa, crea, forma.

A presto...